Informazioni di mercato  I prezzi del petrolio rimangono volatili

All'ultimo minuto, gli Stati dell'UE sono riusciti a concordare un tetto massimo di prezzo di 60 dollari al barile per venerdì; i Paesi del G7 e l'Australia hanno manifestato l'intenzione di aderire a questa decisione sui prezzi. Ora l'ulteriore sviluppo dei prezzi dipende, tra l'altro, dalla reazione russa al price cap. Il regolamento mira a far sì che in futuro la Russia venda il suo greggio sul mercato mondiale a un prezzo inferiore a quello di mercato. L'obiettivo è quello di ottenere un alleggerimento globale dei prezzi. L'effetto dell'embargo petrolifero e del tetto ai prezzi del greggio russo è ancora difficile da comprendere, i prezzi del petrolio sono di conseguenza volatili. La decisione dell'OPEC+ di proseguire il taglio della produzione di 2 milioni di barili al giorno deciso a ottobre sta dando slancio al rialzo. Ci sono anche segnali che indicano che la Cina sta allentando ulteriormente le restrizioni dovute al Coronavirus. Allo stesso tempo, però, gli ultimi dati economici provenienti dagli Stati Uniti e dalla Cina confermano i timori di una recessione globale al più tardi entro il 2023. Questo indebolirebbe significativamente la domanda globale di petrolio. Gli operatori di mercato si concentrano oggi sui dati relativi alle scorte degli Stati Uniti. Come nella settimana precedente, si prevede una riduzione delle scorte di greggio.