Informazioni di mercato  I prezzi del petrolio restano fermi

In precedenza gli operatori del mercato petrolifero avevano ipotizzato che i Paesi OPEC+ avrebbero mantenuto stabile la loro produzione a causa del rallentamento dell'economia sulla scia dell'aumento dei tassi di interesse di riferimento. Fino al taglio annunciato nel fine settimana, i rappresentanti dell'associazione petrolifera non avevano fornito indicazioni che facessero pensare a un cambiamento della politica di produzione. Il prezzo del Brent è così tornato al range di prezzo dal novembre dello scorso anno fino all'inizio della crisi bancaria a inizio marzo. La decisione dimostra anche che gli esportatori di petrolio non si fidano molto della ripresa della domanda cinese. L'economia cinese appare instabile dopo i duri anni di crisi e i massicci interventi governativi nei settori chiave. La decisione dell'OPEC+ ha avuto un impatto anche sul mercato dei cambi. L'aumento dei prezzi del petrolio alimenta nuovi timori di inflazione e potrebbe portare a ulteriori aumenti dei tassi di interesse. Inoltre, gli scioperi in Francia continuano a ostacolare le operazioni di raffinazione. Di conseguenza, continua ad aumentare la rimozione delle petroliere nei porti del Paese, che non possono essere scaricate.