Informazioni di mercato  Le preoccupazioni per l'offerta influenzano i prezzi del petrolio

Pertanto, le preoccupazioni relative all'offerta continueranno probabilmente a dominare il mercato nel breve e medio termine. Il Segretario del Tesoro statunitense Yellen sta chiaramente esprimendo il suo disappunto per la mossa ai Paesi produttori di petrolio. Lo vede come un acceleratore dell'inflazione. Sul piano interno, il Presidente degli Stati Uniti Biden sta cercando di calmare le acque. A suo avviso, le cose non andranno così male come si teme. Tra gli analisti e i banchieri si riscontra la stessa diversità di opinioni del governo statunitense. Alcuni vedono un'ulteriore spinta all'inflazione, che potrebbe costringere le banche centrali a continuare ad aumentare i tassi di interesse. Gli altri hanno già nel mirino la recessione e quindi considerano limitato qualsiasi aumento del prezzo del petrolio. Gli scioperi in Francia continuano a ostacolare le operazioni di raffinazione. Ad esempio, si stima che 11,5 milioni di barili di greggio siano attualmente bloccati nel porto mediterraneo di Fos-Lavera. I dati sulle scorte statunitensi pubblicati ieri sera dall'American Petroleum Institute (API) forniscono un ulteriore sostegno ai prezzi del petrolio. Sia le scorte di greggio che quelle di prodotti sono risultate ben al di sotto delle aspettative. I dati ufficiali sulle scorte del Dipartimento dell'Energia (DOE) seguiranno nel pomeriggio.