Informazioni di mercato ICE: I futures rimangono stabili
I futures sul petrolio Brent dell’ICE sono rimasti pressoché invariati nelle prime ore di contrattazione asiatica, mentre gli operatori di mercato monitorano con attenzione le crescenti tensioni geopolitiche.
Le tensioni tra Stati Uniti e Venezuela sono sotto stretta osservazione dopo che, il 10 dicembre, gli USA hanno sequestrato un tanker al largo della costa venezuelana che trasportava petrolio destinato a Cuba. La situazione geopolitica si è ulteriormente complicata con l’attacco a una petroliera Suezmax sanzionata, la Dashan, nel Mar Nero. Secondo i media statali ucraini Ukrinform, la Dashan, una nave da 164.608 tonnellate di portata lorda costruita nel 2005, è stata colpita da droni marini "Seebaby" operati dal servizio di intelligence ucraino SBU. Questo attacco si inserisce in una serie di episodi che hanno visto petroliere russe prese di mira tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, in particolare nella regione del Mar Nero.
Un calo delle scorte di petrolio greggio statunitense di 1,8 milioni di barili ha contribuito a sostenere i prezzi, evitando una flessione più marcata. Le riserve di greggio sono diminuite nella settimana conclusa il 5 dicembre, passando da 427,5 milioni di barili della settimana precedente a 425,7 milioni, secondo quanto riportato dall’Agenzia per l’Informazione sull’Energia (EIA) degli Stati Uniti. Nonostante il calo, le scorte risultano comunque superiori di 3,7 milioni di barili rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ulteriore supporto ai prezzi è arrivato dalla decisione della Federal Reserve statunitense di ridurre il tasso di interesse di un quarto di punto, segnando la terza riduzione dell’anno. La Federal Reserve ha agito per contrastare l’elevata inflazione e sostenere un mercato del lavoro in difficoltà. Tassi di interesse più bassi potrebbero ridurre i costi del credito, stimolare la domanda di petrolio e favorire la crescita economica.
Un calo delle scorte di petrolio greggio statunitense di 1,8 milioni di barili ha contribuito a sostenere i prezzi, evitando una flessione più marcata. Le riserve di greggio sono diminuite nella settimana conclusa il 5 dicembre, passando da 427,5 milioni di barili della settimana precedente a 425,7 milioni, secondo quanto riportato dall’Agenzia per l’Informazione sull’Energia (EIA) degli Stati Uniti. Nonostante il calo, le scorte risultano comunque superiori di 3,7 milioni di barili rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ulteriore supporto ai prezzi è arrivato dalla decisione della Federal Reserve statunitense di ridurre il tasso di interesse di un quarto di punto, segnando la terza riduzione dell’anno. La Federal Reserve ha agito per contrastare l’elevata inflazione e sostenere un mercato del lavoro in difficoltà. Tassi di interesse più bassi potrebbero ridurre i costi del credito, stimolare la domanda di petrolio e favorire la crescita economica.