Risanamento dell’edificio, Finanziamento, Risanamento del riscaldamento

Incremento del valore vs. salvaguardia del valore nel settore immobiliare

Chi possiede un immobile, normalmente è anche interessato a conservarne almeno il valore. Lo spazio abitativo, oggi è molto di più di una casa, è uno degli investimenti più stabili e spesso incrementa anche il suo valore.

Affinché ciò diventi anche realtà, come proprietari bisogna almeno investire negli interventi di manutenzione per evitare il degrado prematuro dell’immobile. Questi possono essere ad es. la sostituzione di tegole difettose, la conservazione della facciata o la chiusura di crepe. Questi interventi non servono a incrementare direttamente il valore dell’immobile ma a evitare che questo diminuisca e poiché lo spazio abitativo è sempre più richiesto, spesso ci pensa il mercato da solo a incrementarne il valore.

Se si vuole essere sicuri che il valore aumenti veramente, bisogna investire nell’ammodernamento. Ciò significa ad es. una cucina moderna o un bagno trasformato in un’oasi wellness. La forma preferita è però il risanamento energetico. La sostituzione ad es. di un vecchio impianto di riscaldamento con una pompa di calore moderna oppure l’installazione di un isolamento termico non solo incrementano il valore ma riducono contemporaneamente le spese energetiche e di conseguenza l’impronta di CO2.

Deducibilità fiscale e possibilità di ammortamento

Anche se l’ammodernamento in un primo momento sembra spesso attraente, gli interventi di manutenzione hanno un grande vantaggio: sono deducibili fiscalmente. Gli interventi per incrementare il valore non sono invece deducibili dalle imposte, con una eccezione: gli investimenti in interventi di risparmio energetico e per la tutela ambientale. Ciò contribuisce a renderli attraenti.

Poiché gli immobili, nonostante un incremento del valore dovuto al mercato, subiscono una costante svalutazione, per le aziende commerciali esiste anche la possibilità di ammortizzare gli immobili nella sostanza commerciale, non però nell’attivo circolante. In questo caso i costi del fondo valgono come limite minimo, pertanto possono essere ammortizzati solo l’edificio ma non il terreno su cui esso si trova. Inoltre, nei primi due anni è possibile ammortizzare fino al 50% del valore contabile di un nuovo isolamento termico e di un nuovo impianto di riscaldamento, dopodiché valgono le consuete aliquote di ammortamento degli impianti. Per gli impianti solari si può ammortizzare il 25% all’anno.

Ai privati resta quindi soltanto la deducibilità fiscale degli interventi di manutenzione e di gran parte degli interventi di risanamento energetico. Quindi, l’oasi wellness o una cucina moderna all’interno delle proprie quattro mura aumentano sì la qualità della vita e il valore dell’immobile ma restano un lusso che lo stato non sovvenziona.

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