Risanamento dell’edificio, L'efficienza energetica, Fotovoltaico

Risanemento di edifici con vincolo di tutela architettonica antichi edifici sono sinonimo di responsabilità

Un edificio soggetto a vincolo di tutela architettonica non appartiene mai a una persona sola: fa parte della storia e della cultura di un Paese. Di conseguenza è protetto e può essere difficile apportarvi modifiche strutturali. Qui spieghiamo cosa si può fare e come.

Generalmente tutti gli immobili con vincolo di tutela architettonica possono essere ristrutturati, risanati e rinnovati, ma i proprietari devono concordare qualsiasi modifica in programma con l’Ufficio dei beni culturali. In Svizzera la protezione dei beni culturali è regolata su base cantonale, ma in tutto il Paese sono in vigore le «Linee guida per la tutela dei monumenti storici». Queste linee guida vengono trasposte in legge per le condizioni quadro vigenti in ogni Cantone, al fine di rispettare le diverse situazioni dei singoli Cantoni. L’obiettivo è quello di garantire che gli edifici di valore storico, estetico o culturale vengano preservati. Ecco, per esempio, la categorizzazione in vigore nel Cantone di Berna:

Nell’inventario cantonale dell’architettura, gli edifici sono classificati come degni di conservazione oppure degni di conservazione e di protezione. Se un edificio è classificato solo come degno di conservazione, è il Comune a decidere sulle modifiche strutturali. Nel caso di edifici degni di conservazione e di protezione (chiamati edifici cantonali o edifici K), prima di qualsiasi ampliamento o modifica occorre informare e consultare l’Ufficio cantonale dei beni culturali. I committenti della costruzione, i rappresentanti delle autorità comunali e l’Ufficio dei beni culturali devono lavorare insieme fin dall’inizio, in modo da conciliare i diversi interessi.

A livello federale, la protezione è regolata dalla Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio. Ma alla fine tutte le decisioni sugli interventi strutturali vengono prese in base al caso specifico.

Risanamento energetico

Per il risanamento energetico questo significa che in genere gli edifici possono essere ristrutturati solo rispettandone la sostanza edilizia e l’estetica. È opportuno consultare fin da subito esperti dai settori dell’energia e della tutela dei monumenti storici per un’analisi globale e una pianificazione energetica al fine di trovare una soluzione che concili le esigenze del proprietario e la tutela dei beni culturali.

Innanzitutto occorre adottare sempre misure volte a migliorare il bilancio energetico senza che siano necessarie opere di costruzione. Gli interventi strutturali dipendono sempre caso per caso, ed è l’edificio a stabilire ciò che è possibile, non il proprietario!

Ci sono aree tendenzialmente non problematiche, come l’isolamento di pavimenti e tetti. Sui controsoffitti spesso può essere posizionato uno strato isolante, mentre i tetti possono essere isolati dall’interno o, più raramente, dall’esterno. L’aspetto, invece, non deve essere compromesso.

Di solito le modifiche a porte e finestre sono considerate sensibili, poiché contribuiscono molto all'estetica dell’edificio. Dovrebbero essere mantenute ed eventualmente integrate, per esempio con nuove guarnizioni, vetri isolanti aggiuntivi o controfinestre.

Solitamente occorre rinunciare anche all’isolamento esterno della facciata storica e ricorrere all’isolamento interno, tenendo però in considerazione l’eventuale arredamento già presente.

Un impianto fotovoltaico ha sempre un impatto non trascurabile sull’aspetto di un immobile e di solito non è adatto a edifici soggetti a vincolo di tutela architettonica. Per coloro che non vogliono rinunciarvi, la partecipazione in un impianto collettivo è un’opzione per produrre energia solare e, al tempo stesso, tutelare l’edificio storico.

Anche un impianto di riscaldamento moderno permette di coprire l’elevato fabbisogno termico di edifici non isolati o scarsamente isolati. Gli impianti solari termici in genere non possono essere installati, proprio come gli impianti fotovoltaici, ma si possono considerare diverse opzioni, dal riscaldamento a pellet alle pompe di calore.

È pronto ad assumersi la responsabilità?

Tuttavia tutte queste possibilità possono variare a seconda dell’edificio e nessuno di questi interventi deve essere svolto senza il consenso dell’Ufficio dei beni culturali. Chi acquista o riceve in eredità un immobile soggetto a vincolo di tutela architettonica deve assumersi sempre la responsabilità di una parte del patrimonio culturale. Se non è disposto a farlo, dovrebbe preferire l’acquisto di un immobile più moderno.

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