Informazioni di mercato Aumento dei prezzi del petrolio greggio dopo l'attacco ucraino al porto di esportazione russo e nuove sanzioni
I futures sul petrolio Brent dell'ICE hanno continuato a salire durante le prime ore di contrattazione asiatica, dopo che un attacco ucraino ha compromesso le capacità di esportazione di petrolio greggio e prodotti petroliferi della Russia.
Il 12 settembre, le forze ucraine hanno attaccato con droni il porto russo di Primorsk, sul Mar Baltico, danneggiando infrastrutture e almeno una nave cisterna, secondo quanto riportato dalle autorità locali e dalla società di sicurezza marittima Ambrey. Le operazioni di carico nel porto sono state temporaneamente sospese. Due navi cisterna, tra cui la Kusto e la Cai Yun, hanno subito danni; entrambe erano destinate al trasporto di petrolio greggio Urals verso l'India.
Primorsk è un porto centrale per l'esportazione di petrolio greggio e diesel dalla Russia. Nel mese di agosto, dal porto venivano esportati quotidianamente 974.000 barili di petrolio greggio Urals e oltre 1 milione di tonnellate di diesel al mese.
In aggiunta, il governo britannico ha annunciato nuove sanzioni contro 70 navi cisterna e 30 aziende coinvolte nell'esportazione di materie prime russe. Tra i soggetti colpiti figurano anche aziende cinesi, come la Shenzhen Blue Hat International.
In un ulteriore sviluppo, l'Iran e l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA) hanno raggiunto un accordo per riprendere il monitoraggio degli impianti nucleari iraniani. Questo accordo è stato raggiunto nel contesto delle nuove sanzioni imposte dal gruppo E3 di Stati europei contro l'Iran, a causa di presunte violazioni degli obblighi nucleari.
Primorsk è un porto centrale per l'esportazione di petrolio greggio e diesel dalla Russia. Nel mese di agosto, dal porto venivano esportati quotidianamente 974.000 barili di petrolio greggio Urals e oltre 1 milione di tonnellate di diesel al mese.
In aggiunta, il governo britannico ha annunciato nuove sanzioni contro 70 navi cisterna e 30 aziende coinvolte nell'esportazione di materie prime russe. Tra i soggetti colpiti figurano anche aziende cinesi, come la Shenzhen Blue Hat International.
In un ulteriore sviluppo, l'Iran e l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA) hanno raggiunto un accordo per riprendere il monitoraggio degli impianti nucleari iraniani. Questo accordo è stato raggiunto nel contesto delle nuove sanzioni imposte dal gruppo E3 di Stati europei contro l'Iran, a causa di presunte violazioni degli obblighi nucleari.