Dopo l'indebolimento dei prezzi nella prima mattinata, i prezzi tornano a salire
Tendenza leggermente al rialzo – Preoccupazioni per la domanda, eccesso di offerta di petrolio e tensioni geopolitiche causano volatilità
Per saperne di piùTendenza leggermente al rialzo – Preoccupazioni per la domanda, eccesso di offerta di petrolio e tensioni geopolitiche causano volatilità
Per saperne di piùTendenza leggermente al rialzo – Le prospettive di una fine dell’aumento dei tassi di interesse e l'indebolimento del dollaro stimolano la domanda e rafforzano i prezzi
Per saperne di piùTendenza leggermente al rialzo – Prezzi del petrolio in ripresa secondo la valutazione dell'Opec.
Per saperne di piùTendenza leggermente al ribasso – All'inizio della settimana, i prezzi sono leggermente più deboli rispetto alla settimana precedente.
Per saperne di piùTendenza stabile – Gli operatori di mercato continuano a concentrarsi sulla domanda globale di petrolio. L'attenzione è rivolta soprattutto alla domanda di Cina e Stati Uniti, che sono anche i maggiori consumatori di petrolio al mondo.
Per saperne di piùTendenza leggermente al ribasso – Il prezzo del petrolio è il più basso dalla fine di luglio. Il fattore scatenante della discesa dei prezzi di questa settimana è la visione sempre più preoccupante degli sviluppi economici globali.
Per saperne di piùTendenza stabile – I prezzi del petrolio non sono cambiati molto nelle prime contrattazioni rispetto alla chiusura del mercato. Attualmente si prevede una domanda di petrolio più debole.
Per saperne di piùTendenza leggermente al ribasso – Il mercato del petrolio si sta riprendendo a favore dei clienti.
Per saperne di piùTendenza stabile – I prezzi del petrolio sono scesi significativamente prima del fine settimana, questo è dovuto ai dati economici deludenti provenienti dalla Cina e dalla zona euro.
Per saperne di piùTendenza leggermente al rialzo – I prezzi continuano a salire verso la fine della settimana. Alla base di questo sviluppo c'è un maggiore ottimismo dopo che la Federal Reserve (Fed) statunitense, la Banca d'Inghilterra e la Banca Centrale Europea (BCE) hanno deciso di non aumentare i tassi di interesse. La necessità di una politica monetaria aggressiva sembra essere diminuita.
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